COMUNICAZIONE. Ovunque Barbie.

Sono un po’ inquieta, perché ho letto che tutta Italia sarà tappezzata di manifesti raffiguranti bambine rosa, poser tra glitter e nastri che indossano vestiti di BARBIE.

La storica bambola alla quale sono affezionatissima dal 1959 si è data pesantemente al fashion. Sì, giuro, 21 anni prima di nascere ero già una sua fan.

“La mia prima Barbie” solitamente è bionda, basic, vestita di rosa. La MIA prima Barbie è stata una bambola da collezione degli anni Sessanta, rossa di capelli, eccezionalmente bella nel suo miniabito sartoriale. E’ stata mia per 5 minuti.

Avevo tre anni, mia mamma ringraziava la collega gentile che ci aveva portato quel ricercatissimo regalo. Giusto il tempo di sfigurarla con un pennarello blu in faccia… Arrivederci e grazie.

Che Mattel punti sull’abbigliamento da bambina non è una novità, ma che io ricordi non era mai successo che ci credesse così tanto da investire in una maxi campagna lancio collezione di questo genere.

Quelle sberluccicose bambine sembrano di plastica esse stesse. Forse sono figlie di Barbie e Ridge di Beautiful???

E così ripenso alla mia prima Barbie pasticciata in faccia e a tutte quelle che sono venute dopo, almeno venti viziatissime mini-ragazze con un maxi-armadio gremito di vestitini, scarpe e pellicce, in una grande casa con cavallo, nonni e cuginette.

Se non sbaglio bazzicava lì attorno anche un tipo mascellone e un po’ tonto, mi pare si chiamasse Ken. Carino eh, per carità, ma Barbie ha sempre preferito Big Jim.

 

 

 

 

 

 

 

Il blog di Nicoletta Napoli.