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COMUNICAZIONE. Comic Sans: storia del font più odiato del mondo.

Quest’immagine minacciosa, applicata in formato A3 sulla parete alle spalle del grafico che lavora con me, ha la funzione di rimettermi in riga ogni volta che mi avvicino con una nuova richiesta.

Se lavorate anche voi in un ufficio comunicazione o in agenzia pubblicitaria, sapete che non dovete chiedere MAI ad un grafico di utilizzare il font Comic Sans. Nemmeno se il vostro cliente committente ve lo ha domandato espressamente. Fate giuramento! Ci sono community di designers che dichiarano il proprio odio sanguinario nei confronti di questo font, lo definiscono aberrante per la sua inclinazione ad essere fastidiosamente “simpatico”, affermano che nessun grafico sano di mente lo userebbe mai e che “every time you use this font, a designer lose his wings”. In effetti, possiamo anche farne a meno.

Ma perchè tanto odio? Nessun grafico me l’ha mai saputo spiegare: gli artisti visivi spesso sono più veloci a illustrare un concetto disegnando che esprimendolo a parole. Mi informo online e scopro che Comic Sans è stato (e – ahimé – è ancora oggi) il font più utilizzato per il materiale tipografico di qualità mediocre ed il suo uso eccessivo e sconsiderato ha portato i puristi della tipografia ad odiarlo profondamente. Per questo si dice: “Se ami Comic Sans non sai abbastanza di tipografia. Ma anche se odi Comic Sans non sai abbastanza di tipografia”.

Ma ripercorriamo la storia di questo sfortunatello: Comic Sans è piuttosto giovane, nasce nel 1994 in Microsoft. Il colpevole è un designer a cui viene la brilante idea di creare un font ad imitazione del carattere dei fumetti. Alcuni affermano che è stata la sua inclusione nei pacchetti di font standard a portare gli utenti ad un utilizzo improprio, tanto che un gruppo di grafici statunitensi ha addirittura lanciato una campagna per la sua abolizione creando il sito bancomicsans.com. Frequenti sono gli inviti ad un “uso responsabile” del Comic, come se si trattasse di una droga pericolosa.

A me non è mai piaciuto tanto, sono sincera, ma adesso “il brutto anatroccolo” mi fa un po’ tenerezza e vorrei adottare a distanza una frase in Comic Sans prima che si estingua per sempre. Che so, dato che sono una tipa romantica, adotterei un bel “ti amo” in Comic Sans. Sì, beh, diciamo che il Comic se fosse un ragazzo non sarebbe il massimo, un po’ nerd… forse un tipetto occhialuto con le bretelle rosse e la voce di Paperino. Ma abolire un font che, per brutto che sia, desidera tanto esprimersi mi pare poco democratico!

Così mi informo per sapere se c’è una onlus che difenda i suoi diritti: scopro il Comic Sans Project, un blog per la sua difesa, gestito da designers agguerriti e pronti a tutto, che dichiarano impavidi di non temere le minacce di nessun altro font (?). A seguire, una sfilata di esercizi grafici di noti loghi riadattati con l’uso del Comic e la minaccia finale: “riscriveremo il mondo in Comic Sans”. Io ho paura.

Non oso verificare di quanto è aumentato il tasso di disoccupazione dei giovani diplomati delle scuole di grafica e design. Mi limito a ringraziare mia madre per avermi sconsigliato d’iscrivermi a Tecnico grafico pubblicitario. Sì perché, essendo una tipa sensibile ma testarda, oggi potrei essere una pericolosa attivista della sanguinosa lotta integralista per la santificazione dell’Helvetica Neue, farmi saltare in aria in un’esplosione di Tahoma, Arial Narrow e Times New Roman, sacrificarmi in nome del mio Font con una convinta espressione bold in viso, causando la morte di centinaia di innocenti italic che si trovavano lì solo per fare delle banali citazioni…

Sarò anche la regina delle conclusioni affrettate, ma a me questa roba qua non sembra normale.

 

7 commenti su “COMUNICAZIONE. Comic Sans: storia del font più odiato del mondo.

  1. Milla
    25 aprile 2012

    Anche io sono vittima di un moto di odio inspiegabile verso il comic sans. Così come per gli smiles. Però il comic sans riesco a non usarlo, gli smiles purtroppo ancora mi fregano 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
    😛 😛
    😀

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    • business.we.love
      25 aprile 2012

      come io odio facebook ma talvolta ne faccio un uso spasmodico! i comunicatori sono le prime vittime dei sistemi di comunicazione. adesso ci sta proprio..non riesco a trattemermi..eccoloooo –> 😉

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      • Milla
        25 aprile 2012

        Facebook mai.
        Piuttosto un clistere.

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  2. Emerald Forest
    27 aprile 2012

    Ah ah! Dai, povero Comic Sans… Alle elementari per me era una cosa bellissima… Addirittura c’era un programma di windows per ragazzini (si chiamava tipo windows maczie) in cui era praticamente tutto a base di quel font, se non peggio…
    Certo, non lo difenderei a costo della vita, però per quelle belle tesine (sulla Francia o sul Re sole) era decisamente l’ideale 😀

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  3. business.we.love
    30 aprile 2012

    !!!!
    Piccolo, tenero Comic… continuiamo ad usarlo di nascosto…
    A presto!

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  4. io l’ho usato nel mo curriculum. true story. forse e’ tempo di riaggiornarlo!

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Questa voce è stata pubblicata il 24 aprile 2012 da in comunicazione, marketing con tag , , , , , .